7,5 cm PaK 39
7,5 cm Panzerabwehrkanone 39 L/48 7,5 cm lePaK 39 | |
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Tipo | cannone controcarri |
Origine | Germania |
Impiego | |
Utilizzatori | Wehrmacht Cecoslovacchia Svizzera |
Conflitti | Seconda guerra mondiale |
Produzione | |
Costruttore | Rheinmetall-Borsig Seitz Werke |
Entrata in servizio | 1943 |
Descrizione | |
Peso | 1 235 kg |
Lunghezza canna | 3,615 m |
Calibro | 75 mm |
Munizioni | 75 × 495 mm R |
Tipo munizioni | cartoccio proietto |
Cadenza di tiro | 10-15 rpm |
Velocità alla volata | 750 m/s |
Tiro utile | 6 600 m |
Elevazione | -8°/+15° |
Angolo di tiro | 24° |
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Il 7,5 cm Panzerabwehrkanone 39 L/48, abbreviato in 7,5 PaK 39[2], era un cannone controcarri tedesco della seconda guerra mondiale.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Il cannone fu prodotto a partire dal 1943 dalla Rheinmetall-Borsig ad Unterlüß e dalla Seitz Werke di Bad Kreuznach. Il cannone anticarro, non realizzato in versione campale, fu usato per equipaggiare anche i cacciacarri Sd.Kfz. 162 Jagdpanzer IV/48 e Sd.Kfz. 138/2 Jagdpanzer 38(t) "Hetzer". Sul campo si rivelò formidabile, capace di distruggere la maggior parte dei carri armati alleati a più di 1 km.
Tecnica
[modifica | modifica wikitesto]La canna del PaK 39 era lunga 48 calibri, con otturatore semiautomatico e meccanismo di sparo elettrico. Il pezzo impiegava la munizione 75 × 495 mm R, comune anche al 7,5 cm KwK 40 che equipaggiava il carro Sd.Kfz. 161 Panzerkampfwagen IV e al 7,5 cm StuK 40 dei cannoni d'assalto Sturmgeschütz III e IV.
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Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Scheda da panzerworld.
- ^ Nella nomenclatura tedesca dell'epoca: cannone anticarro calibro 7,5 cm modello 1939 lungo 48 calibri.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su 7,5 cm PaK 39
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Dati tecnici e di produzione - da Panzer World., su panzerworld.com.
- Dati tecnici e foto della culatta - da Wehrmacht History., su wehrmacht-history.com. URL consultato il 10 febbraio 2014 (archiviato dall'url originale il 22 febbraio 2014).