Dwyane Wade

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{{{Nome}}}
Nazionalità
Altezza193 cm
Peso100 kg
SquadraMiami Heat
Carriera
Squadre di club
2003-Miami Heat471
 

Dwyane Tyrone Wade (Chicago, 17 gennaio 1982) è un cestista statunitense, alto 193 cm[1] per circa 100 kg[1], professionista nella NBA con i Miami Heat. Soprannominato "Flash" per la sua velocità.

Biografia

L'infanzia ed il college Dwyane Wade nasce nei sobborghi di Chicago, e vive insieme alla madre Jolinda e alle tre sorelle più grandi. Sin da piccolo Wade mostra interesse e bravura per il basket, ma all'eta' di 9 anni la più piccola delle tre sorelle, preoccupata per il futuro di Dwyane, porta il fratello a vivere dal padre e dai suoi tre fratellastri. Wade continua a giocare a basket insieme alla sua famiglia, migliorando molto.

Al suo arrivo alla Richards High School di Oak Lawn, dimostra subito la sua bravura, ma i continui paragoni con il fratellastro maggiore Demetris lo portano a trascurare del tutto il basket per praticare il Football. Torna alla palla a spicchi soltanto al suo penultimo anno.

Dopo l'High school sceglie il college di Marquette, ma non viene preso nella squadra a causa dei suoi voti. Nonostante tutto, il coach della squadra Tom Crean, decide di allenarlo e di farlo diventare un assistente in panchina. Grazie a questo, Wade impara a capire meglio il gioco, e al suo secondo anno domina sin dall'inizio della stagione, collezionando una media di 17.8 punti, 6.6 rimbalzi, 3.4 assist, 2.5 recuperi e 1.1 stoppate in 32 uscite.

Il suo secondo anno è quello della consacrazione definitiva: Wade arriva a 21.5 punti, 6.3 rimbalzi, 4.4 assist, 2.2 recuperi e 1.3 di media, viene inserito nel primo quintetto ideale degli All American, viene nominato MVP delle Midwest Regional Final, e riporta Marquette alla Final Fuor.

Dopo questi due anni ad alto livello, Wade decide di fare il grande salto e di andare in NBA.

Carriera NBA e nazionale

Wade si rese quindi eleggibile per il draft 2003 e venne scelto dai Miami Heat con la quinta scelta assoluta, dietro a LeBron James, Carmelo Anthony, Darko Miličić e Chris Bosh.

Nel suo anno da Rookie, un problema al polso lo ferma per le prime 21 partite, ma successivamente Wade dimostra di essere una buona matricola, riportando i Miami Heat ad essere una squadra rispettabile. L'ombra gettata su di lui dalle due matricole più importanti, LeBron James e Carmelo Anthony, lo porta a lavorare ancora più duro, e guida Miami a 17 vittorie sulle ultime 21 partite di stagione regolare, portando la sua squadra ai Playoffs NBA. I Miami Heat vinceranno la prima serie contro gli Hornets (da ricordare il canestro decisivo di Wade in faccia a Baron Davis in gara 1), ma perderanno contro gli Indiana Pacers al secondo turno, ma nonostante la sconfitta Wade si afferma come uno dei giocatori migliori della lega.Le statistiche di Wade nei Playoffs parlano di 18 punti,5 assist e 4 rimbalzi.

Il rendimento di Wade nella sua prima stagione lo porta alla convocazione in Nazionale e, durante il ritiro, la dirigenza dei Miami Heat mette a segno il colpo di mercato che cambierà la storia della franchigia: la squadra della Florida cede Lamar Odom, Caron Butler e Brian Grant per avere Shaquille O'Neal dai Los Angeles Lakers.Il nuovo duo degli Heat,comincia subito a dare spettacolo e a dominare la Eastern Conference, supportati da compagni come Eddie Jones, Damon Jones ed altri,Miami vince 59 partite in stagione regolare,a fronte di sole 23 sconfitte,ma in una delle ultime gare di regular season, Shaq si procura un ematoma alla coscia in seguito ad una ginocchiata di Jermaine O'Neal.Iniziano i Playoffs,e l'infortunio di O'Neal lo costringe a saltare la prima serie contro i Nets,spazzati via con un 4-0 grazie ad un Wade da 26.5 punti, 6.2 rimbalzi e 8 assist.La seconda serie vede il ritorno di O'Neal,che contribuisce ad un altro cappotto,stavolta ai danni degli Wizards. Per Wade in quella serie 31 punti di media con 7 rimbalzi e 8 assist. La finale di conference li porta davanti ai Detroit Pistons,campioni NBA in carica,che pero' vengono battuti in gara 5 e mandati sotto 2-3. A causa di un problema muscolare,Dwyane salta gara 6, persa 95-66, ed una gara 7 leggermente sotto tono (20 punti frutto di un 7/20, 4 assist, 1 rimbalzo e 5 palle perse),dara' la vittoria per 88-82 ai Piston. In seguito all'eliminazione gli Heat allestiscono un maxi-scambio (13 giocatori coinvolti, la più grande trade mai avvenuta) rivoluzionando la squadra: prendono Antoine Walker, Gary Payton, James Posey e Jason Williams.

La stagione successiva,i pronostici vedono gli Heat favoritissimi,ma dopo due partite, O'Neal si infortuna,e salta le successive 18,la squadra accusa il colpo e al rientro di Shaq, il record è di 10-10.È proprio in questo periodo che il general manager dei Miami Heat, Pat Riley,decide di prendere per mano la squadra diventando Head Coach, subentrando al posto di Stan Van Gundy.La squadra di riprende vincendo 9 delle successive 12 partite e conquistando i PO con un record di 50-32.

Al primo turno gli Heat trovano Chicago,per una serie che sembra solo una formalità,ma dopo un facile 2-0a Miami, nella citta' del vento i Bulls pareggiano la serie e,complice un infortunio di Wade ad inizio partita,in gara 5 si portano in vantaggio e sfiorano la clamorosa rimonta,ma quando nel finale torna Dwyane,gli Heat rimontano e vincono la partita,chiudendo poi la serie 4-2 in gara 6.

Il secondo turno vede gli Heat affrontare New Jersey,dai quali erano stati sconfitti 3 volte su 4 in regular season. In gara 1,a Miami, i Nets dominano e vincono 100-88. In gara 2 e 3 pero',gli Heat fanno la voce grossa e si portano sul 2-1,e in gara 4,con il punteggio in bilico,una tripla di Payton da a Miami il 3-1. Tornati in casa,Miami si batte in una gara equilibratisima con New Jersey,e a pochi secondi dalla fine e' in vantaggio 106-105. Wade intercetta una rimessa di Kidd diretta a Carter,e gli Heat portano a casa la serie in 5 partite.

In Finale di Conference,Miami incontra ancora una volta i Pistons,detentori del miglior record in stagione regolare. Gara 1 comincia con una partenza sprint degli Heat che vanno pesantemente in vantaggio,ma dopo il primo quarto, il conto dei falli e' pesante, e Shaq e Wade sono costretti a vedere dalla panchina la rimonta di Detroit che si porta fino al -1,quando una grande reazione del supporting cast degli Heat,affonda i Pistons al Palace. I Pistons reagiscono e vincono sul filo ( 92-88 ) gara 2,ma a Miami gli Heat vincono gara 3 e 4,e nonostante una grande prova in Prince in gara 5 (29 punti) che tiene a galla i Pistons,Miami domina gara 6,e chiude la serie 4-2

In Finale NBA arrivano i Dallas Mavericks, favoritissimi per il titolo,e che a Marzo avevano sconfitto gli Heat di 36 punti. Miami in gara 1 parte alla grande,andando sul +9 a inizio primo quarto,ma nel secondo quarto Jason Terry si accende,e con 20 punti nel primo tempo,porta i Mavs in vantaggio. La ripresa e' un massacro, e Miami si riprende solo nel finale,ma non basta per evitare la sconfitta 90-80. Gara 2 comincia piu' o meno nello stesso modo,un inizio di partita molto vivace,ma nella ripresa,sotto i colpi di Stackhouse e Nowitzki,Miami affonda, e i Mavericks portano a casa il 2-0. Tra gara due e gara 3, Pat Riley si cala nella parte del motivatore, e in un allenamento, portando in spogliatoio un giornale di Dallas che dava gli Heat gia' per spacciati,assicura alla sua squadra che il 20 gennaio (giorno in cui si sarebbe dovuta disputare l'eventuale dara 6) avrebbero vinto il titolo. All'inizio di gara 3 la motivazione sembra dare i suoi effetti,e a fine primo tempo Miami e' sul + 11,grazie ad una grande prova di squadra. Ancora una volta pero', Dallas reagisce,e Dirk (30 punti alla fine per lui) porta i Mavs sul + 13 a 6 minuti dalla fine. Stavolta pero' si sveglia Wade,che infila 12 punti in fila in 6 minuti (42 alla fine per lui),e grazie a un 2/2 di Shaq dalla lunetta,e a un tiro di Payton a pochi secondi dalla fine, Miami porta a casa la prima vittoria nella serie. Gara 4 e' una dimostrazione di forza,dominata da Miami che vince 98-74 e pareggia la serie. La partita piu' bella della serie e' senza dubbio gara 5,che vede Wade (42 punti alla fine)e Terry (35) darsi battaglia. Sara' un tiro di Wade sul finire a mandare all'overtime la partita,e sempre Wade,a 1 secondo dalla fine,mettera' 2 liberi per il 3-2 Miami. Si torna a Dallas per gara 6,dove i Mavericks cominciano alla grande, portandosi in vantaggio pesantemente. La risposta di Miami arriva con un pesante parziale,e all'inizio dell'ultimo quarto gli Heat sono in vantaggio di 3. Il quarto quarto vede protagonisti Wade,Mouring,Howard e Stackehouse. a 5 secondi dalla fine Dallas e' ancora sotto di 3,e Terry si incarica del tiro decisivo,che pero' sbaglia ( 0/5 da tre nell'ultimo quarto per lui),dando a Miami il primo titolo NBA.

In questo stesso anno durante l'All-Star Weekend partecipa al suo secondo NBA All-Star Game, realizzando 20 punti e segnando il canestro decisivo. Inoltre ha partecipato all'NBA Skills Challenge dove ne è uscito vincitore.

Viene convocato dal coach Mike Krzyzewski per il Mondiale 2006 in Giappone, dove, insieme a LeBron James e Carmelo Anthony (i tre capitani), non fa faville e porta la squadra solo al terzo posto, al di sotto delle aspettative. In questo campionato Wade colleziona una media di 19.3 punti a partita.

Nella stagione 2006-07, a causa di un infortunio a Shaq, Dwyane si caricò la squadra sulle proprie spalle e fu grazie a lui che gli Heat riuscirono a rimanere sul 50% di vittorie/sconfitte. Al ritorno di O’Neal la squadra ritornò ai livelli dell’anno precedente sfiorando le 10 vittorie consecutive. Ma successivamente si infortunò Wade con una lussazione alla spalla, e dovette saltare molte gare tornando dopo una riabilitazione per i playoff, ma purtroppo, per colpa dell’invecchiamento di alcuni componenti del roster, infortuni e mancanza di stimoli, non riuscì ad evitare il 4-0 contro i Chicago Bulls.

Anche quest'anno e stato presente all'All-Star Game, dove ha realizzato 10 punti e 6 palle rubate e ha vinto ancora una volta l'NBA Skills Challenge.

Nell’estate per risolvere i problemi con gli infortuni si fece operare saltando però i primi quindici giorni di campionato. La dirigenza sbagliò completamente la campagna acquisti, circondando Wade di giocatori che non potevano avere di certo l’etichetta di vincenti, e soprattutto Shaquille O'Neal e Jason Williams erano fermi per infortunio. Visto ormai l’impossibilità della squadra di arrivare ai playoff Wade si fermò dopo 51 partite per problemi al ginocchio.

A febbraio partecipa per la quarta volta all'All-Star Game segnando 14 punti.

L'11 marzo, Pat Riley, coach degli Heat, annuncia che Dwyane Wade non concluderà la stagione per sottoporsi a un intervento al ginocchio sinistro molto particolare chiamato OssaTron. Queste sono le parole di Riley: "Credo sia arrivato il momento di fermare Dwyane. Dobbiamo pensare alla sua salute e siamo convinti che questo procedimento lo aiuterà a tornare quello di prima."

Nell'estate Wade recuperato totalmente dagli infortuni, è tornato al top, partecipando alle Olimpiadi di Pechino, facendo parte del Dream Team degli USA e vincendo la medaglia d’oro. Qui è stato il trascinatore del team nella corsa all'oro collezionando partita per partita una media di 16 punti, tirando con il 67%, 4 rimbalzi, 2 assist e 2.3 palle rubate. Probabilmente è stato il miglior giocatore del team e nella finale contro la Spagna ha realizzato 27 punti, tirando con il 75%, 4 palle rubate, 2 assist e due rimbalzi in 27 minuti. Da quel punto non si è più fermato.

Nella stagione 2008-09 è tornato quello di prima, portando la squadra fino ai playoff; gli heat hanno realizzato così un record, divenendo la seconda squadra dopo i San Diego Rockets del 1968-69 capace di rialzarsi così in fretta dopo un'annata da non più di 15 vittorie. Wade ha chiuso la sua regular season contro i New York Knicks realizzando 55 punti con un 19 su 30 (sfiorando il record di franchigia di 56 punti), 9 rimbalzi, 4 assist e 1 stoppata. Alla fine della stagione è il miglior marcatore della NBA con 30,2 punti a partita ed è il primo giocatore della storia degli Heat a farlo.

Inaspettatamente, grazie alle sue eccezionali statistiche si è candidato al premio di MVP (però senza riuscire a vincerlo, essendo stato molto penalizzato dal record di squadra). Durante i playoff Wade totalizza una media di 29,1 punti a partita, non riuscendo però a portare gli Heat oltre il primo turno giocato contro gli Atlanta Hawks che si è concluso in gara-7.

All'All-Star Game seguente totalizza 28 punti,6 assist,11 rimbalzi e 3 palle rubate ed è nominato MVP. Il 1º novembre 2009, realizzando 25 punti contro i Chicago Bulls, ha superato la soglia dei 10.000 punti, il primo a farlo con la casacca degli Heat.

Premi e riconoscimenti

Riconoscimenti NBA

Altri riconoscimenti

  • È il più giovane giocatore della NBA a contare nelle Finals una media di più di 30 punti: 34.7.
  • È il quinto più giovane giocatore nella storia della NBA che ha vinto il trofeo di MVP delle finals.
  • È il terzo giocatore nella storia della NBA per la propria media punti nelle prime finals della propria carriera.
  • È il quarto giocatore di sempre che nella postseason del proprio anno da rookie ha realizzato più punti e assist della propria squadra.
  • È il miglior marcatore di sempre della storia dei Miami Heat.
  • Detiene il record dei Miami Heat di maggior punti realizzati in un solo quarto: 24.
  • Ha realizzato una striscia di 22 partite consecutive con almeno 20 punti segnati, record di franchigia.
  • Detiene il record di franchigia di punti segnati in una singola stagione (2008-09).
  • È il giocatore con il maggior numero di palle rubate nella storia dei Miami Heat.
  • È il quinto giocatore nella storia della NBA ad aver realizzato, in una singola stagione, almeno 2.000 punti con 500 assist e 150 palle recuperate (dopo Larry Bird, Michael Jordan, LeBron James e Allen Iverson).
  • È il primo giocatore della storia della NBA a realizzare in una singola stagione come minimo 2,000 punti, 500 assist, 150 palle rubate e 100 stoppate.
  • Nella stagione 2008-09 è stato il solo giocatore a contare almeno 100 stoppate e 100 palle rubate.
  • È il secondo giocatore nella storia della NBA a contare in una partita come minimo 40 punti, 10 assist e 5 stoppate (solo Alvan Adams nel 1976-77 è riuscito prima di Flash a fare una cosa simile).
  • È il primo giocatore della NBA della sua altezza o minore a realizzare almeno 100 stoppate in una stagione.
  • È il secondo giocatore, dopo Wilt Chamberlain, a realizzare 15 o più assist dopo una partita da 50 o più punti.
  • Nel 2006 è stato nominato Sportsman of the Year da Sports Illustrated.
  • Dai Playoffs NBA 2005 alla metà della stagione NBA 2006-07, ha avuto il numero di maglie NBA più vendute.

Vittorie in nazionale

Record personali

Statistiche

MPG=Minuti a gara; SPG=Palle rubate a gara; BPG=Stoppate a gara; RPG=Rimbalzi a gara; APG=Assist a gara; PPG=Punti a gara; 40+=partite con 40 o più punti; 50+=partite con 50 o più punti; TD=Triple doppie.

Statistiche Regular Season

Stagione Squadra PG MPG SPG BPG RPG APG PPG 40+ 50+ TD
2003-04 Miami Heat 61 34,9 1,4 0,6 4,0 4,5 16,2 1 0 0
2004-05 Miami Heat 77 38,6 1,6 1,1 5,2 6,8 24,1 1 0 1
2005-06 Miami Heat 75 38,6 2,0 0,8 5,7 6,7 27,2 4 0 2
2006-07 Miami Heat 51 37,9 2,1 1,2 4,7 7,5 27,4 3 0 0
2007-08 Miami Heat 51 38,3 1,7 0,7 4,2 6,9 24,6 2 0 0
2008-09 Miami Heat 79 38,6 2,2 1,3 5,0 7,5 30,2 13 3 0
Totale 394 37,9 1,8 0,9 4,9 6,7 25,2 24 3 3

Aggiornato il 15 aprile 2009

Statistiche Play-off

Stagione Squadra PG MPG SPG BPG RPG APG PPG
2004 Miami Heat 13 39,2 1,3 0,3 4,0 5,6 18,0
2005 Miami Heat 14 40,8 1,6 1,1 5,7 6,6 27,4
2006 Miami Heat 23 41,7 2,2 1,1 5,9 5,7 28,4
2007 Miami Heat 4 40,5 1,2 0,5 4,8 6,3 23,5
2008 Miami Heat - - - - - - -
2009 Miami Heat 7 40,7 0,9 1,6 5 5,3 30,2
Totale 61 40,8 1,7 1 5,3 5,9 25,7

Aggiornato l' 8 maggio 2009

Note

  1. ^ a b c d Nba.com

Altri progetti

Collegamenti esterni

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Predecessore MVP delle Finali NBA Successore
Tim Duncan 2006 Tony Parker

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