Kiya: differenze tra le versioni

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Il nome Kiya è stato oggetto di dibattito. Diversi ritengono si tratti di un nome vezzeggiativo, e che la Regina fosse di origine Siriana o comunque straniera. Non vi é tuttavia documentazione che ne provi una nascita o discendenza non Egiziana. [1]
Il nome Kiya è stato oggetto di dibattito. Diversi ritengono si tratti di un nome vezzeggiativo, e che la Regina fosse di origine Siriana o comunque straniera. Non vi é tuttavia documentazione che ne provi una nascita o discendenza non Egiziana. [1]
Nelle iscrizioni Kiya ha I titoli di “Favorita” e “La molto amata”, ma mai di “Ereditiera” o “Grande Moglie Reale”, il che puo’ suggerire un'origine straniera o comunque non di sangue reale Egiziano.
Nelle iscrizioni Kiya ha I titoli di “Favorita” e “La molto amata”, ma mai di “Ereditiera” o “Grande Moglie Reale”, il che suggerire un'origine straniera o comunque non di sangue reale Egiziano.
Questo il suo titolo completo: “La mooglie molto amata del Re dell’Egitto, Alto e Basso, che vive in Veritá, Signore delle Due Terre, Neferkheperrure Waenr, figlio di Aten Vivente, che regnerà per sempre nei secoli, Kiya.”
Questo il suo titolo completo: “La molto amata del Re dell’Egitto, Alto e Basso, che vive in Veritá, Signore delle Due Terre, Neferkheperrure Waenr, figlio di Aten Vivente, che regnerà per sempre nei secoli, Kiya.”
L’uso del nome di Aten nel titolo la lega ad Akhenaton, e a nessun altro Faraone.
L’uso del nome di Aten nel titolo la lega ad Akhenaton, e a nessun altro Faraone.


Kiya
Kiya
nei geroglifi (immagine da wiki commons, Inglese)
nei geroglifi (immagine da wiki commons, Inglese)
'''Scoperta'''
'''Scoperta'''


Kiya venne scoperta nel 1959, quando il suo nome con i titoli venne notato su un piccolo contenitore di cosmetici al Metropolitan Museum of Art. L’Istituizone lo aveva comprato circa trenta anni prima, senza che la provenienza fosse nota, dall’Egittologo Howard Carter. [2]
Kiya venne scoperta nel 1959, quando il suo nome con i titoli venne notato su un piccolo contenitore di cosmetici al Metropolitan Museum of Art. lo aveva comprato circa trenta anni prima, senza che la provenienza fosse nota, dall’Egittologo Howard Carter. [2]
Diversi articoli del suo corredo funerario sono stati recuperati,come il sarcofago istoriato della tomba KV55 nella Valle dei Re, come una serie di canopi, sfortunatamente cancellati e reiscritti. Ma il nome di Kiya é rimasto leggibile su un contenitore, e tracce dello stesso su una serie di canpopi che la rappresentano. Vi sono chiare indicazioni che un tempio fu eretto per lei in Amarna, il Maru Aten, il Tempio dell’Ombra Solare, anche se il tempio fu poi usurpato da Maritaten, una delle figlie di [[Akhenaton]], che rimpiazzò il nome di Kiya con il proprio.
Diversi articoli del suo corredo funerario sono stati recuperati,come il sarcofago istoriato della tomba KV55 nella Valle dei Re, come una serie di canopi, sfortunatamente cancellati e reiscritti. Ma il nome di Kiya é rimasto leggibile su un contenitore, e tracce dello stesso su una serie di canpopi che la rappresentano. Vi sono chiare indicazioni che un tempio fu eretto per lei in Amarna, il Maru Aten, il Tempio dell’Ombra Solare, anche se il tempio fu poi usurpato da Maritaten, una delle figlie di [[Akhenaton]], che rimpiazzò il nome di Kiya con il proprio.
Aidan Dodson e Dyan Hilton, egittologi Inglesi, riportano:
Aidan Dodson e Dyan Hilton, egittologi Inglesi, riportano:
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'''Morte o caduta in disgrazia?'''
'''Morte o caduta in disgrazia?'''


Abbiamo prove certe che Kiya cadde dalle grazie reali, dopo l’undicesimo anno del Regno di [[Akhenaton]]. Un calice di vino di quell’anno porta la sua ultima menzione. Un blocco di Amrna da Hermopolis dell’anno dodicesimo del regno la vede cancellata e rimpiazzata con dal nome di Ankhesenpaaten [1]
Abbiamo prove certe che Kiya cadde dalle grazie reali, dopo l’undicesimo anno del Regno di [[Akhenaton]]. di vino di quell’anno porta la sua ultima menzione. Un blocco di da Hermopolis dell’anno dodicesimo del regno la vede cancellata e rimpiazzata con dal nome di Ankhesenpaaten [1]
Vi sono alcuni elementi a sostegno dell’ipotesi che Kiya fosse la madre di Tutankhamun e o di Smenkhkare, in particoalre il titolo di “Moglie Molto Amata”. In una raffigurazione presso il suo letto di morte si vedono un servo con un ventaglio ed una inserviente che terrebbe un maschio appena nato. La donna si reputa sia Kiya, e si suppone possa essere morta durante un parto.
Vi sono alcuni elementi a sostegno dell’ipotesi che Kiya fosse la madre di Tutankhamun e o di Smenkhkare, in particoalre il titolo di “Moglie Molto Amata”. In una raffigurazione presso il suo letto di morte si vedono un servo con un ventaglio ed una inserviente che terrebbe un maschio appena nato. La donna si reputa sia Kiya, e si suppone possa essere morta durante un parto.
I secondo testo in link esterno in Inglese ipotizza, da indicazione piú tarda ma non confermata, che potrebbe invece essere sopravvissuta al supposto parto e fosse tornata anzi nelle grazie reali.
secondo testo in link esterno in Inglese ipotizza, da indicazione piú tarda ma non confermata, che potrebbe invece essere sopravvissuta al supposto parto e fosse tornata anzi nelle grazie reali.


'''Mummia'''
'''Mummia'''
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'''Galleria di immagini'''
'''Galleria di immagini'''
Flacone per cosmetici sol nome di Kiya, Metropolitan Museum of Art
Flacone per cosmetici nome di Kiya, Metropolitan Museum of Art
Talatat di Kiya ed un bimbo. Un raggio di Aten li illumina
Talatat di Kiya ed un bimbo. Un raggio di Aten li illumina
Canopo di alabasgtro Egiziano reputato avere le fattezze di Kiya, tomba KV55 Metropolitan Museum of Art
Canopo di Egiziano reputato avere le fattezze di Kiya, tomba KV55 Metropolitan Museum of Art
Donna in rituale purificatorio, Amarna. Parzialmente rifatto, ma con I grossi orecchini e lo stile di capigliatura di Kiya Metropolitan Museum of Art
Donna in rituale purificatorio, Amarna. Parzialmente rifatto, ma con I grossi orecchini e lo stile di capigliatura di Kiya Metropolitan Museum of Art


'''Bibliografia'''
'''Bibliografia'''
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• Aldred, Cyril Akhenaten, King of Egypt (1991) ISBN 0-500-27621-8
• Aldred, Cyril Akhenaten, King of Egypt (1991) ISBN 0-500-27621-8


'''Links esterni''' in lingua Inglese
'''Links esterni''' in lingua Inglese
[[Wikimedia Commons]] ha media relativi a: Kiya
[[Wikimedia Commons]] ha media relativi a: Kiya


• Egitto, 2000-1000 A.C. - Coperchio canopico, Regno Nuovo, Dinastia 18, tardo regno di Akhenaten, ca. 1340–1336 A.C. Egiziano; Da KV55, Valle dei Re, Tebe Ovest. Alabastro d’Egitto con marmo e pietre dure; h. 20 1/2 pollici. (52.1 cm); Collezone Theodore M. Davis , Ereeditá di Theodore M. Davis, 1915 (30.8.54) | Oggetto P.
• Egitto, 2000-1000 A.C. - Coperchio canopico, Regno Nuovo, Dinastia 18, tardo regno di Akhenaten, ca. 1340–1336 A.C. Egiziano; Da KV55, Valle dei Re, Tebe Ovest. Alabastro d’Egitto con marmo e pietre dure; h. 20 1/2 pollici. (52.1 cm); Theodore M. Davis , di Theodore M. Davis, 1915 (30.8.54) | Oggetto P.
• Kiya The Favorite – Comprende foto e rilievi che la raffigurano.--[[Utente:Marcoetio|Marcoetio]] ([[Discussioni utente:Marcoetio|msg]]) 07:21, 25 gen 2009 (CET)
• Kiya The Favorite – Comprende foto e rilievi che la raffigurano.--[[Utente:Marcoetio|Marcoetio]] ([[Discussioni utente:Marcoetio|msg]]) 07:21, 25 gen 2009 (CET)

Versione delle 09:02, 25 gen 2009

Kiya fu una moglie del grande Faraone Egiziano Akhenaten. Si conosce poco di lei e la sua vita é molto meno documentata di quella della prima moglie reale di Akhenaton, Nefertiti.

Contenuti

• 1 Il nome, i Titoli

• 2 Scoperta

• 3 Morte o caduta in disgrazia?

• 4 Mummia

• 5 Immagini

• 6 Bibliografia

• 7 Links Esterni

Il Nome, i Titoli

Il nome Kiya è stato oggetto di dibattito. Diversi ritengono si tratti di un nome vezzeggiativo, e che la Regina fosse di origine Siriana o comunque straniera. Non vi é tuttavia documentazione che ne provi una nascita o discendenza non Egiziana. [1] Nelle iscrizioni Kiya ha I titoli di “Favorita” e “La molto amata”, ma mai di “Ereditiera” o “Grande Moglie Reale”, il che può suggerire un'origine straniera o comunque non di sangue reale Egiziano. Questo il suo titolo completo: “La moglie molto amata del Re dell’Egitto, Alto e Basso, che vive in Veritá, Signore delle Due Terre, Neferkheperrure Waenr, figlio di Aten Vivente, che regnerà per sempre nei secoli, Kiya.” L’uso del nome di Aten nel titolo la lega chiaramente ad Akhenaton, e a nessun altro Faraone.

Kiya nei geroglifi [[1]](immagine da wiki commons, Inglese)

Scoperta

Kiya venne scoperta nel 1959, quando il suo nome con i titoli venne notato su un piccolo contenitore di cosmetici al Metropolitan Museum of Art. L’Istituzione lo aveva comprato circa trenta anni prima, senza che la provenienza fosse nota, dall’Egittologo Howard Carter. [2] Diversi articoli del suo corredo funerario sono stati recuperati,come il sarcofago istoriato della tomba KV55 nella Valle dei Re, come una serie di canopi, sfortunatamente cancellati e reiscritti. Ma il nome di Kiya é rimasto leggibile su un contenitore, e tracce dello stesso su una serie di canpopi che la rappresentano. Vi sono chiare indicazioni che un tempio fu eretto per lei in Amarna, il Maru Aten, il Tempio dell’Ombra Solare, anche se il tempio fu poi usurpato da Maritaten, una delle figlie di Akhenaton, che rimpiazzò il nome di Kiya con il proprio. Aidan Dodson e Dyan Hilton, egittologi Inglesi, riportano: "Kiya é menzionata e raffigurata su vari blocchi da Amarna, su vasi a Londra e New York, quattro frammenti di tubo di trucco nero a Berlino e Londra e su un'etichetta di vino. Si sono usati il suo sarcofago e canopi per seppellire un Re (probabilmente Smenkhkare) scoperto nella tomba KV55. Praticamente tutti i suoi monumenti furono usurpati per figlie di Akhenaton, indicazione quasi certa che cadde in disgrazia dopo l'anno undicesimo del regno di Akhenaton." [3]

Morte o caduta in disgrazia?

Abbiamo prove certe che Kiya cadde dalle grazie reali, dopo l’undicesimo anno del Regno di Akhenaton. Una etichetta di vino di quell’anno porta la sua ultima menzione. Un blocco di Amarna da Hermopolis dell’anno dodicesimo del regno la vede cancellata e rimpiazzata con dal nome di Ankhesenpaaten [1] Vi sono alcuni elementi a sostegno dell’ipotesi che Kiya fosse la madre di Tutankhamun e o di Smenkhkare, in particoalre il titolo di “Moglie Molto Amata”. In una raffigurazione presso il suo letto di morte si vedono un servo con un ventaglio ed una inserviente che terrebbe un maschio appena nato. La donna si reputa sia Kiya, e si suppone possa essere morta durante un parto. Il secondo testo in link esterno in Inglese ipotizza, da indicazione piú tarda ma non confermata, che potrebbe invece essere sopravvissuta al supposto parto e fosse tornata anzi nelle grazie reali.

Mummia

Ricerche recenti associano Kiya con la mummia detta ‘La donna giovane” nella tomba KV35. Per Joann Fletcher, che non ha comunque identificato la mummia Kiya, si e’trovata al suo fianco una parrucca di stile Nubiano, fortemente associata con Kiya nelle sue rappresentazioni

Galleria di immagini

Flacone per cosmetici col nome di Kiya, Metropolitan Museum of Art [[2]]

'Talatat' di Kiya ed un bimbo. Un raggio di Aten li illumina [[3]] Canopo di alabastro Egiziano reputato avere le fattezze di Kiya, tomba KV55, Metropolitan Museum of Art [[4]]

Donna in rituale purificatorio, Amarna. Parzialmente rifatto, ma con I grossi orecchini e lo stile di capigliatura di Kiya Metropolitan Museum of Art [[5]]

Bibliografia

1. ^ a b c Jacobus Van Dijk, "The Noble Lady of Mitanni and Other Royal Favourites of the Eighteeth Dynasty" in Essays on Ancient Egypt in Honour of Herman te Velde," Groningen, 1997, pp.35-37. 2. ^ Dennis Forbes, "The Lady Wearing Large Earings: Royal Wife Kiya, Nefertiti's Rival", KMT. volume 17, number 3 (Fall 2006), p. 28. 3. ^ Aidan Dodson & Dyan Hilton, The Complete Royal Families of Ancient Egypt, Thames & Hudson, 2004, p. 155. • Aldred, Cyril Akhenaten, King of Egypt (1991) ISBN 0-500-27621-8

Links esterni, in lingua Inglese

Wikimedia Commons ha media relativi a: Kiya

• Egitto, 2000-1000 A.C. [6]- Coperchio canopico, Regno Nuovo, Dinastia 18, tardo regno di Akhenaten, ca. 1340–1336 A.C. Egiziano; Da KV55, Valle dei Re, Tebe Ovest. Alabastro d’Egitto con marmo e pietre dure; h. 20 1/2 pollici. (52.1 cm); Collezione Theodore M. Davis , Ereditá di Theodore M. Davis, 1915 (30.8.54) | Oggetto P. • Kiya The Favorite, [7] – Comprende foto e rilievi che la raffigurano.--Marcoetio (msg) 07:21, 25 gen 2009 (CET)