Coordinate: 64°09′18.86″S 60°57′21.96″W

Punta Cierva: differenze tra le versioni

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Punta Cierva
StatoBandiera dell'Antartide Antartide
TerritorioTerra di Graham
RegioneCosta di Danco
Massa d'acquaBaia di Hughes
Coordinate64°09′18.86″S 60°57′21.96″W
Mappa di localizzazione
Mappa di localizzazione: Antartide
Punta Cierva
Punta Cierva
Punta Cierva
Cierva Point
Tipo di areaClassificazione IUCN IA: Riserva Naturale Integrale
Class. internaz.ASPA 134
StatoBandiera dell'Antartide Antartide
Superficie a terra59,03 km²
Mappa di localizzazione
Mappa di localizzazione: Antartide
Punta Cierva
Punta Cierva

Punta Cierva è un promontorio roccioso situato sulla Costa di Danco, nella Terra di Graham, in Antartide. Sita in particolare all'estremità nord-occidentale della penisola Sladun, dove si estende nella baia di Hughes, costituendo il limite meridionale della cala di Cierva,[1] punta Cierva ospita la base militare Primavera, ivi realizzata dall'esercito argentino nel 1977.

Storia

Non si sa con precisione chi per primo abbia scoperto ed esplorato la baia di Hughes e le formazioni rocciose della sua costa, dato che la zona è stata esplorata sin dall'inizio del XIX secolo da navi di proprietà di aziende attive nel settore della baleneria, quale ad esempio la Samuel Enderby & Sons. È noto tuttavia che i membri della Spedizione Nordenskjöld-Larsen, condotta negli anni 1901-1904, scambiarono il promontorio di punta Cierva per parte di un'isola, mappandola come "Kap W. Spring".[2]

Il 23 gennaio 1954, alcuni membri della marina argentina inaugurarono sul promontorio il rifugio Capitán Cobbett, che fu per molti anni utilizzato dalle spedizioni esplorative argentine nell'area. Il 3 marzo 1977, poi, cercando di rafforzare la propria presenza in Antartide, l'Argentina ampliò l'estensione del rifugio trasformandolo nell'odiera base Primavera, prendendo il nome dalla traduzione dell'inglese "spring", che in spagonolo significa proprio "primavera". Anche per questo, gli argentini chiamano questo promontorio "Punta Privamera", mentre il nome più largamente riconosciuto è quello con cui esso è stato battezzato nel 1980 dal Comitato consultivo dei nomi antartici, vale a dire "Punta Cierva", in associazione con la vicina cala di Cierva, così battezzata in onore del pioniere dell'aviazione Juan de la Cierva.[2]

Conservazione

Punta Cierva, le isole vicine come isola Midas, isola Sterneck e altre, nonché il mare che le divide fanno parte di un'area di circa 5 903 ettari che è stata designata Area Specialmente Protetta dell'Antartide (codice ASPA 134),[3] in virtù del valore biologico delle sue acque e della sua insolita biodiversità. Il promontorio e le suddette isole ospitano infatti numerose specie di piante, uccelli e invertebrati, poiché la loro particolare topografia ha garantito un'abbondanza e una diversità di vegetazione che ha creato condizioni favorevoli alla formazione di numerosi microhabitat.[4]

La stessa area è stata anche nominata Important Bird and Biodiversity Area in virtù della presenza di diverse specie nidificanti, tra cui spiccano circa 500 coppie riproduttive di stercorario di McCormick, ma tra cui si annoverano anche l'ossifraga del sud, l'uccello delle tempeste di Wilson, il petrello delle nevi, la sterna antartica e altre ancora.[5]

Note

  1. ^ (EN) Punta Cierva, su GeoNames Database. URL consultato il 10 aprile 2024. Modifica su Wikidata
  2. ^ a b (EN) Punta Cierva, su Dizionario Geografico Composito dell'Antartide, SCAR. URL consultato il 10 aprile 2024. Modifica su Wikidata
  3. ^ (EN) ASPA 134: Cierva Point and offshore islands, Danco Coast, Antarctic Peninsula, su Antarctic Protected Areas Database. URL consultato il 29 aprile 2024.
  4. ^ Management Plan for Antarctic Specially Protected Area No. 134 (PDF), su ats.aq, Antarctic Treaty Secretariat. URL consultato il 10 aprile 2024.
  5. ^ Cierva Point and offshore islands (PDF), su datazone.birdlife.org, BirdLife International. URL consultato il 10 aprile 2024.
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