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Dritto e rovescio: Del Debbio torna su Rete4 a marzo

di Marco Leardi

19/02/2019 - 17:17

Dritto e rovescio: Del Debbio torna su Rete4 a marzo

Dritto e Rovescio
Dritto e Rovescio

Ritorno alle armi per Paolo Del Debbio. Dopo quasi un anno di assenza dagli schermi, il giornalista condurrà un nuovo programma su Rete4 dal titolo Dritto e rovescio. Il talk show dell’ex curatore di Quinta Colonna andrà in onda in prime time al giovedì a partire da marzo (con ogni probabilità dal 7).

Anticipato dallo stesso Del Debbio nelle scorse settimane, l’arrivo del programma viene annunciato in questi giorni con un breve promo in rotazione proprio su Rete4. Nel video, il giornalista fa sentire la propria voce tramite una segreteria telefonica, invitando a premere il tasto ‘quattro’ per lasciare un messaggio.

Il conduttore tornerà in onda dopo essere stato per quasi un anno lontano dalla tv (ad eccezione di qualche sporadica ospitata): con un chiaro cambiamento editoriale, Rete4 aveva infatti sostituito i talk show ritenuti più ‘populisti’, categoria nella quale rientrava anche Quinta Colonna.

Mi hanno messo in panchina perché dicono che con le mie trasmissioni davo troppo fiato alla Lega e poco a Forza Italia

aveva affermato Del Debbio, precisando di essere stato nel frattempo “zitto e buono” ad aspettare il suo turno. Turno che è arrivato col retrogusto della rivincita. La chiusura nel dicembre 2018 di W l’Italia – Oggi e domani (a pochi mesi dal debutto) ha infatti liberato il prime time del giovedì, che ora sarà nuovamente il giornalista toscano ad occupare con il suo Dritto e rovescio.

Con le elezioni europee in vista, Del Debbio avrà di che parlare.

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3 commenti su "Dritto e rovescio: Del Debbio torna su Rete4 a marzo"

  1. Volevo soltanto rimarcare che i Pensionati pagano le tasse DUE volte. La prima quando prendono lo stipendio, la seconda quando prendono la pensione.

  2. Marchiori Claudio dice:

    Trasmissione 18/04/2019 - Per equità sul prelievo fiscale delle pensioni dei pensionati italiani all'estero basterebbe trasformare tutte le l'Irpef, anche quelle degli ex parlamentari, giornalisti, consiglieri regionali ecc., in contributo di solidarietà verso i pensionati italiani e gli italiani che hanno bisogno del reddito di cittadinanza, e/o per abbassare la relativa contribuzione riducendo il costo del lavoro; sempre per la giusta equità le aliquote Irpef applicabili volta per volta dovrebbero essere aumentate della percentuale del minor costo della vita del paese estero dove il pensionato è andato a spendere i soldi italiani. Claudio Marchiori

  3. diego santini dice:

    ERA ORA!!!!!!